"Dovrà essere riformulato dal Mipaaf il Decreto del 31 Gennaio 2013 che imponeva una drastica riduzione del numero delle corse nell'arco dei tre anni ed il DILAZIONAMENTO DEI CREDITI VANTATI DAGLI OPERATORI DEL SETTORE RELATIVAMENTE AI PREMI 2012".
Pare sia quanto stabilito dal Tar del Lazio nella sentenza che accoglie ilricorso presentato dalle Categorie Ippiche (fra le quali l'A.N.A.C.).
"Il piano di rientro ed il provvedimento impugnato che ne dispone l'approvazione sono illegittimi per difetto di motivazione", si legge nella sentenza della sezione seconda del Tribunale del Tar Del Lazio.
Secondo i giudici, il decreto "ha disposto tagli lineari delle spese senza ricorrere ad analisi di tipo qualitativo". Il piano del Ministero poneva in stretta correlazione la riduzione del numero di giornate e il risparmio di spesa, ma secondo il collegio, la previsione non ha tenuto conto dei minori proventi delle scommesse che invece dovevano essere considerati per verificare l'effettiva convenienza al taglio.
Per questo il difetto di motivazione non è solo formale, ma anche sostanziale, poiché è "il risultato di un'operazione meramente aritmetica basata non sulla qualità del servizio ma solo sulla a sola suddivisione di risorse disponibili a pioggia".
Per quanto riguarda la dilazione su tre anni dei crediti vantati dagli operatori del settore relativamente ai premi 2012 il Ministero avrebbe "illegittimamente ed unilateralmente diluito in un arco triennale il soddisfacimento delle ragioni creditorie vantate nei confronti della soppressa Assi: sarebbe così violato il diritto a alla corresponsione degli interessi moratori sull'importo dovuto, decorrente dal giorno successivo alla scadenza del termine del pagamento".
Vi terremo informati su ulteriori aggiornamenti.