Sul sito Agimeg è apparso un articolo a firma "CR", che rende nota una lettera inviata dal Ministro Teresa Bellanova al Premier Giuseppe Conte:
"Urgente annunciare l'avvio delle attività delle corse dal prossimo 22 maggio perchè un ritardo nella ripresa delle corse produrrà un ulteriore danno economico per il mondo allevatoriale:
Lo ribadisce per iscritto la Ministra Bellanova al Presidente Conte ed al Ministro Speranza con lettera inviata nella serata di ieri, per sollecitare la riapertura degli ippodromi alle corse ippiche, rigorosamente a porte chiuse. Dunque compatibile con le previsioni del DL 16 Maggio 2020 n. 33 e non in contrasto con le previsioni di cui al DPCM 17 Maggio 2020, dove pure è assente ogni riferimento in merito.
Le corse ippiche, scrive Bellanova, rappresentano l'unico strumento di reddito per gli allevatori e gli operatori del settore, nonchè degli ippodromi. Un ritardo nella ripresa delle corse produrrà un ulteriore danno economico per il mondo allevatoriale e la filiera ippica nazionale che conta in Italia oltre 20mila operatori con oltre 8mila cavalli da corsa in piena attività agonistica. Inoltre la mancanza di corse non consente di qualificare le nuove generazioni dei cavalli pronti per essere venduti alle imminenti aste, nazionali ed internazionali: gli operatori non potranno fruire di parametri di valutazione provenienti da gare recenti, scontando un notevole deprezzamento degli stessi con un impatto negativo sul patrimonio equino nazionale, considerato come l'assenza di corse sul territorio nazionale sta attivando un costante flusso di emigrazione degli allevatori nei Paesi dove le corse ippiche sono già riprese.
Nella lettera il Ministro Bellanova ricorda infine, a conferma della sollecitazione, come gli impianti e le strutture degli Ippodromi non siamo mai stati chiuse ma utilizzate correntemente come sede per la cura, la movimentazione e l'allenamento del cavallo, attività regolarmente autorizzata, in pieno accordo con il competente Ufficio del Ministero della Salute.